Viaggi in poltrona
Ecco una selezione di libri che raccontano di viaggi. Libri che vi faranno viaggiare con la mente ma che diventeranno soprattutto un’ottima scusa per partire.
Per viaggiare c’è bisogno di un motivo. Una semplice fonte di ispirazione che solletichi la curiosità quel tanto che basta per alimentare l’inappagabile bisogno di toccare con mano i luoghi che hanno popolato di parole e suggestioni la propria immaginazione. Come i libri, ad esempio. Libri che raccontano di viaggi, libri che li fanno sognare e libri che, non appena terminata la loro lettura, vi indurranno a far subito la valigia.
La steppa – Anton Čechov
La trama si snoda attraverso la steppa ucraina vista dagli occhi di un bambino di nove anni, Egòruska. Il piccolo viaggia su un carro per raggiungere la città dove si trova la sua nuova scuola ed è accompagnato dallo zio mercante Kuz’mičov e dal sacerdote del villaggio, padre Christofor. A costellare tutta la narrazione sono le tante descrizioni della natura e le profonde riflessioni personali del protagonista. Descrizioni sempre puntuali e vive, colorate di sentimenti, popolate di bizzarri incontri, imprevisti e da un ambiente che si svela in tutta la sua più logorroica ma romantica monotonia.
Strade blu – William Least Heat-Moon
Nel 1978, un ex insegnante di inglese del Missouri, reduce da un divorzio e da un licenziamento, decide di cambiare vita e di mollare tutto. Così sale a bordo del suo furgoncino e inizia un viaggio dentro l’America e dentro se stesso. Segue un itinerario circolare, da Columbia a Columbia. Un itinerario che percorre esclusivamente sulle strade secondarie degli Stati Uniti, quelle che le vecchie cartine di un tempo segnavano in blu. Dalle Caroline al Texas, dallo Stato di Washington al Montana fino al New England. Il protagonista scopre un’America diversa e fino a quel momento a lui sconosciuta. Un’America fatta soprattutto di personaggi singolari, insoliti incontri, inaspettate svolte e instancabili ricerche.
Di viaggi e di mare – Charles Dickens
La traversata atlantica, minuziosamente raccontata dall’autore in tutti i suoi rocamboleschi dettagli, inizia a Liverpool e si conclude a Boston. Lo scrittore si dirige a New York, Philadelphia e Washington. Naviga sul Potomac, si reca a Richmond, Pittsburgh, Cincinnati e, infine, raggiunge la foce dell’Ohio, ritornando poi a nord verso le cascate del Niagara e spingendosi fin nel cuore delle grandi praterie. E’ un viaggio avventuroso e denso di pericoli (i battelli a vapore hanno una frequente tendenza a esplodere), dove l’autore descrive i paesaggio, gli usi e i costumi degli americani con grande e inconfondibile ironia.
Viaggio in Italia – Johan Wolfgang Goethe
Goethe parte dal Granducato di Weimar, alla volta dell’Italia, il 3 settembre 1786. Ci resterà un anno e mezzo. Aveva bisogno di ritrovare quella vena creativa che, come diceva lui stesso, si stava spegnendo. Il viaggio, una volta varcato il confine italiano, inizia a Bolzano e termina in Sicilia, passando per Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Siena, Perugia, Roma e Napoli. Durante il suo soggiorno, il poeta tedesco tiene una serie di appunti e di lettere che saranno alla base del suo libro Viaggio in Italia. Il volume è una via di mezzo tra autobiografia, romanzo di formazione, saggio e diario di viaggio. La sua scrittura chiara e leggera dipinge paesaggi, città, monumenti e opere d’arte; ma è anche cardine di una struttura narrativa profonda fatta di episodi singolari, avventure e disavventure, sensazioni visive, olfattive e uditive. Di queste, c’è da saziarsi a volontà.
L’arte di viaggiare – Alain de Botton
Scrittori, artisti e filosofi possono rivelarsi ottimi compagni di viaggio. Alain de Botton affida ad alcuni grandi personaggi del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni. Dalle isole Barbados al fascino urbanistico di Amsterdam; dalla scenografica bellezza di Madrid al Lake District statunitense; dalla serenità della campagna inglese all’intenso cromatismo della Provenza di Van Gogh. Un libro fatto di partenze, speranze, curiosità, paesaggi esotici ed evocazioni artistiche. Ma soprattutto di quell’urgenza di vedere “davvero”. Un vedere interiore e, a tratti, quasi mistico. Un viaggio nel viaggio a più occhi e con i sensi sempre spalancati, guida preziosa per quei viaggiatori distratti che un po’ noi tutti siamo.
Nelle terre estreme – John Krakauer
Nell’aprile del 1992, il giovane Chris McCandless si incammina da solo verso gli immensi spazi selvaggi dell’Alaska. Il suo obiettivo? Lasciare la civiltà per immergersi nella natura. Abbandona tutti i suoi averi, dà i suoi soldi in beneficienza e parte. Purtroppo il suo scarso equipaggiamento e la sua non sufficiente preparazione lo conducono in fin di vita. Viene trovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte McKinley. Chris viveva dentro un vecchio bus. Accanto al cadavere, fu rinvenuto il suo diario. Jon Krakauer, con l’aiuto della famiglia di Chris, ha ricostruito il lungo viaggio di due anni del ragazzo. Il libro è una totale immersione nella natura incontaminata. Ma anche una fedele ricostruzione degli eventi e una metafora sul rapporto tra la nostra civiltà e la natura che la circonda. Da questo libro è stato tratto il celebre film Into the Wild, scritto e diretto da Sean Penn.
Sulla strada – Jack Kerouac
Il romanzo è ambientato alla fine degli anni quaranta e descrive la vita dei giovani della Beat Generation in viaggio su tutto il vasto territorio degli Stati Uniti. Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac nonchè giovane newyorkese con ambizioni letterarie, è protagonista e narratore. Incontra Dean Moriarty (Nel Cassady nella vita reale, amico di Jack), un ragazzo dell’Ovest uscito dal riformatorio che girovaga per gli States sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. E quando Dean decide di ripartire per l’Ovest, Sal lo raggiunge. Questo sarà il primo di una lunga serie di viaggi del protagonista. Viaggi in auto, bus e autostop. Da New York a San Francisco, passando per Texas, Colorado e Messico. Motel di dubbia fama, personaggi inquieti, sfondi di città ammiccanti, lavori rimediati all’ultimo minuto. Il testo è un affresco vivido dell’America del dopoguerra: ottimista, famelica e bizzarra.
La Santa rossa – John Steinbeck
Il libro narra le avventure del celebre pirata Henry Morgan, filibustiere del ‘600 attivo nelle isole dell’arcipelago dei Caraibi e diventato famoso dopo l’efferato saccheggio della città di Panama. Steinbeck ha rivisitato la sua figura trasformandola in quella di un inguaribile sognatore. L’equilibrio tra ambientazione storica e invenzione è perfetto, così come le informazioni diluite all’interno della narrazione che non ne appesantiscono per nulla la lettura. E’ un romanzo di avventura, con tanto di battaglie e di trabocchetti per la supremazia sui mari, infiorettato di ricchezze da stanare e di donne irraggiungibili da conquistare. Un testo che rimanda al suggestivo mondo dei pirati, dove il giovane gallese Henry Morgan realizza il sogno di diventare bucaniere fino a essere nominato baronetto di Sua Maestà Britannica.
Le strade blu – Kenneth White
Imperium – Ryszard Kapuściński
E’ la narrazione di un viaggio nei territori dell’ex Unione Sovietica, un reportage cangiante e intessuto di ricordi, dove personaggi, luoghi e motivi si rincorrono e si sovrappongono dal 1939 al 1992, dal Baltico al Pacifico.
Nel momento in cui il pachidermico impero sovietico si frantuma, la cronaca di Kapuscinski scopre e registra realtà sommerse dalla violenza che si fanno strada nel polverone del cambiamento come tante Babele di lingue e di culture. E’ un viaggio nello spazio e nel tempo, una radiografia umana e volubile di un mondo che non ha ancora una direzione ma che cerca di emergere con la propria identità. Frontiere, aneddoti, sguardi profondi e mille spunti per capire, amare e, perchè no, partire.
Volga Volga – Miljenko Jergović
Ogni venerdì, da 15 anni, Dzelal Pljevljak si mette al volante della sua Volga e percorre i 116 chilometri che separano Spalato da Livno, nella ex Jugoslavia. Il motivo? Prendere parte alla principale preghiera settimanale alla moschea cittadina. Ma un giorno d’inizio autunno, una nevicata improvvisa lo costringe a fermarsi a Fatumi, minuscolo paesino di cui ignorava l’esistenza. Qui, Dzelal farà un incontro che gli cambierà per sempre la sua vita. Il libro è il terzo e ultimo capitolo della trilogia che Jergovic ha dedicato al destino, spesso beffardo, che lega gli uomini alle loro automobili. La commovente storia di Dzelal prende forma pagina dopo pagina, lentamente, come in un mosaico dove si incastrano altre esistenze e comuni esperienza di guerra, dolore, senso di colpa e speranze di redenzione.
L’infinito viaggiare – Claudio Magris
Brevi scritti, ricordi, appunti. L’autore riporta, tra le pagine del testo, le descrizioni e il vissuto di alcuni dei suoi viaggi più significativi intrapresi tra il 1981 e il 2004. Dalla Mancia di Don Chisciotte alla Pietroburgo di Raskolnikov; dai castelli di Ludwig di Baviera alla scrivania di Arnold Schönberg; dal Grande Nord al Grande Sud. Itinerari delineati di frontiere o di Stati che magari non esistono più; di gesti, espressioni, grida. E’ un testo importante per comprendere non solo dell’autore, ma anche il proprio modo di stare nel mondo e il proprio osservare. Come lo stesso Magris afferma: “Per vedere un luogo occorre rivederlo”. Il noto e il familiare devono essere continuamente riscoperti e arricchiti. Da ciò nascono seduzione e avventura. Il viaggio più affascinante, infatti, è proprio il ritorno.
Camminando – Pino Cacucci
Per Pino Cacucci il viaggio è fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare. Storie di vita, storie di passioni, drammi, coincidenze e storie estreme dove l’ironia prende il sopravvento sulla tentazione di recriminare e dove la speranza resiste grazie alla dignità. Un capitolo, un racconto di viaggio in giro per il mondo. I personaggi che Cacucci incontra diventano, nel testo, l’io narrante. Alcuni di essi sono conosciuti al pubblico come scrittori, musicisti o giornalisti; altri, invece, sono semplici comparse che lasciano un segno con i loro aneddoti di quotidianità vissuta, subita o rimpianta, in contesti storici a volte difficili ma che l’autore riesce a trasporre con incredibile naturalezza.