Coppedè, la Roma nascosta: dove lo stile non è un’opinione
Benvenuti nel Quartiere Coppedè, il tesoro nascosto di Roma. È un angolo di tempo strappato allo scorrere degli anni e che seduce il visitatore con l’atmosfera fiabesca delle sue strabilianti architetture, tutte partorite dalla fervida fantasia di Gino Coppedè, visionario delirante ma raffinato, ossessionato dal Rinascimento e stregato dall’Oriente. Il risultato è un quartiere insaziabile di stili e di miti estetici. Una romantica reliquia che resiste e sopravvive dentro una città cosmopolita in continua evoluzione.
A passeggiare per le vie, ci si ritrova avvolti dalle linee magiche degli edifici che lo caratterizzano, cacofonia di Liberty e Art Decò, purezze greche e artifici gotici, ridondanze barocche e seducenti retrogusti dal sapore medievale. Gli appassionati di cinema ritroveranno gli sfondi del film Cabiria, di Giovanni Pastrone, ma anche di Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo, di Dario Argento.
Il modo migliore per visitare il Quartiere Coppedè? Lasciarsi guidare dall’istinto. Perdersi, letteralmente. Nello spazio e nel tempo. Solo così, apprezzerete l’inatteso incontro con la Palazzina del Ragno, dalla caratteristica facciata in stile assiro-babilonese; la Fontana delle Rane che trionfa nel centro di piazza Mincio; e il celebre Villino delle Fate, omaggio alle città di Roma, Venezia e Firenze, tutto loggiati, archi, fregi e immagini di ogni sorta realizzati in marmo travertino, laterizio, terracotta, vetro, legno e ferro battuto.
E quando scende la sera e le ombre rivelano il proprio segreto, il Quartiere Coppedè si trasforma. Con le sue luci misteriose e i suoi suggestivi silenzi, sembra quasi un vecchio saggio che, parlando una lingua ormai perduta, racconta proprio quelle storie che ognuno di noi desidera ascoltare. Col cuore. Con gli occhi. E con un’inestinguibile sete di vita.
Google Maps
Quartiere Coppedè:
https://goo.gl/maps/jKdbNBj2BanxehSw6