Lublino: il campo di concentramento dimenticato di Majdanek
Sono pochi i visitatori che si spingono fin qui a visitare il campo di concentramento polacco di Majdanek, costruito a ridosso della città di Lublino.
Il campo di concentramento di Majdanek, nella periferia di Lublino, nella Polonia dell’est, è tra i meglio conservati di tutta la storia della Shoah, sebbene venga spesso dimenticato a discapito dei più noti Auschwitz, Mauthausen o Dachau. La particolarità di Majdanek è il suo essere rimasto tale e quale a come era stato lasciato prima della grande fuga dei nazisti, quando gli eccidi si svolgevano senza alcun tentativo di occultamento.
E tra tutte le baracche presenti, ce n’è una che cattura particolarmente l’attenzione dei visitatori. L’odore al suo interno è quello del cuoio, odore rancido e stantio che proviene dalle enorme gabbie di ferro posizionate nel centro e contenenti migliaia di scarpe di progionieri. Fibbie strappate, orli consumati, tacchi corrosi, punte rosicchiate. Scarpe da sera, da tutti i giorni, da lavoro e da festa; bianche, nere, colorate e di ogni misura. Ma sono quelle più piccine a scuotere maggiormente la sensibilità di chi le nota.
Qualche numero…
10 i minuti prima di crollare al suolo delle camere a gas.
41 il numero del Blocco dove avveniva l’immatricolazione e la disinfestazione.
24 le ore necessarie per bruciare 1000 corpi.
270 gli ettari di estensione dell’intero campo.
700 i gradi impiegati per la cremazione.
730 i kg di capelli tagliati.
78.000 i morti.
800.000 le paia di scarpe ritrovate.
Google Maps
Campo di concentramento di Majdanek
https://goo.gl/maps/sfzu7pMWxnD2