Slovacchia nascosta: il mistero delle chiese in legno senza chiodi
Siamo in Rutenia, una regione remota della Slovacchia dove il tempo scorre lento e i ritmi della vita quotidiana sono ancora quelli dei tempi passati.
Rutenia-Transcarpatica. Il nome evoca cacce alle streghe o raid di partito. Invece, è uno dei luoghi più pittoreschi dell’Est Europa, crocevia tra slovacchi, magiari, polacchi e ucraini, con qualche spolveratina rom e yiddish. Qui ancora si possono incontrare tradizioni secolari e costumi che non hanno perduto il proprio affascinante folclore. La Slovacchia nord-orientale, infatti, è ricca di architetture popolari. Come le chiese in legno, massima espressione del fervore religioso rinascimentale e testimoni di una devozione che, nel corso dei secoli, nessuna guerra o scismi sono riusciti a estinguere.
Questi templi lignei sono dei veri e propri miracoli dell’ingegneria quattrocentesca. La loro costruzione è realizzata senza l’uso di chiodi. Il chiodo è simbolo della crocifissione di Cristo. Gli assi, perciò, sono tenuti insieme da un complesso e ingegnoso sistema di incastri che diventano, a loro volta, simbolo di sacrificio, penitenza e totale abnegazione.
L’interno di queste chiese è un vero e proprio libro aperto: muri e soffitti sono dipinti con raffigurazioni di racconti biblici realizzati con una spiccata generosità di colori, dettagli e sfumature. Le confessioni che si professano tra questi banchi? Romano-cattolica, greco-ortodossa, protestante, luterana, uniate-bizantina. E sicuramente ne avrò dimenticata qualcuna.
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